di Massimiliano Malerba /
Zama, un luogo ormai intessuto di mitologia.
Granzotto, nel suo bellissimo e commovente libro “Annibale”, va a caccia del luogo della battaglia e lo pone nei pressi del villaggio di Jama (parola assonante, che vuol dire “sorgente d’acqua” e ben si addice a un luogo per uno scontro), un buon centinaio di Km a sud-ovest di Tunisi, presso il torrente Siliana.
Scrive Granzotto: “Il teatro della battaglia è infatti poco lontano da quel punto. Vi si giunge rimontando un tratto abbastanza ripido della strada, e in cima alla salita si apre sotto gli occhi, come da un osservatorio, la scena vuota, imponente, del terreno di guerra dove si scontrarono i due eserciti. Il campo di battaglia di Zama è simile a un grande catino, una conca quasi circolare di molti chilometri di capacità, una specie di tazza naturale circondata dalla catena delle collinette del Gebel Massugh, di cui avevo appena scavalcato il passo venendo su dall’altare di Cesare. L’area è larga e piatta. Ma non è una pianura di basso profilo, bensì un altipiano a seicento metri d’altezza, completamente spoglio, senza vegetazione alcuna tranne qualche arbusto e una rada peluria d’erba dove pascolavano gruppi sparuti di pecore. Il silenzio pesava sul paesaggio come una cappa di cristallo. In quel catino collinare si affrontarono con le armi in pugno, un giorno d’estate dell’anno 202 avanti Cristo, più di ottantamila uomini sotto il sole.”
L’eclissi di Zama è un gioco di Riccardo Affinati, uscito nel 1989, accompagnato dal bellissimo libello “Zama” di Nicola Zotti. Il libro racconta gli eventi che portarono alla battaglia, con uno stile avvincente e meccanica da “libro-game” a scelte multiple davvero sfiziosa.
Ho giocato l'”Eclissi di Zama” davvero con gusto. Il gioco non è invecchiato per nulla e si può giocare in un paio di orette (almeno in solitario, contro un opponente può durare credo di più). Ancor oggi è una piccola gemma e gira benissimo.
Nelle foto si assiste agli schieramenti (storici).
-
Annibale manda in carica gli elefanti, che fanno danni costringendo ad arretrare i miei Velites. La fanteria media (hastati/principes) si fa avanti per fronteggiarli. Sui lati, Lelio e Massinissa galoppano a incontrare la cavalleria numida e cartaginese di Annibale. (turno 1).
-
Le fanterie si scontrano al centro in un cozzo di polvere e urla, le truppe leggere di schermagliatori delle baleari e numidi fanno quello che possono per arrestare l’avanzata romana. I pila degli hastati mettono in panico gli elefanti, che retrocedono in rotta calpestando malamente la fanteria mercenaria e libica. (turno 2 e 3)
-
Lelio ha la meglio sulla cavalleria cartaginese, mentre sul fianco destro Massinissa ha sbaragliato la cavalleria numidica e torna ad abbattersi a tenaglia sul retro delle fanterie cartaginesi. Seppure abbiano ben retto il centro, molte unità dell’esercito del barcide vanno in rotta, è un massacro. (turni 4, 5, 6). Annibale muore sul campo (sic).
Insomma, un gioco che si fa in un tempo ragionevole, si porta in spiaggia, offre interessanti spunti tattici tramite i punti-comando ed è anche bello da vedere nel suo splendore “vintage”. Cosa volere di più?
(Ti è piaciuto questo articolo? Commentiamolo insieme sul gruppo Facebook LudoStoria!)