di Mauro Bruno /
Una mattina, mi son svegliato…
William, Irma, la giovane recluta Beppe… e il partigiano Johnny (non quel Johnny, ma cmq un valoroso soldato della resistenza).
Con noi un nazi-fascita da scortare.
Una missione di routine ci hanno detto.
Siamo ben attrezzati, Irma e’ una leader capace, Jhonny viene dallo staff medico, Beppe? Beppe ha tanta energia e passione.
Io sono il veterano del gruppo. Le molotov le hanno affidate a me insieme all’M1891, perché sono il più pratico
Passiamo un ventoso altopiano, c’e una nebbia fittissima e fa freddo, incontriamo una pattuglia nemica. Ce l’aspettavamo, ma erano solo soldati in ricognizione, ce la siamo cavata egregiamente.
Io e Beppe però abbiamo preso una brutta influenza. Johnny dice che è solo il freddo, passerà presto.
La nebbia sta passando, ce la lasciamo alle spalle…
Vediamo un casolare in lontananza… non mi piace per niente. E’ un posto ideale per una imboscata, probabilmente è meglio attraversare la zona velocemente e metterselo alle spalle.
Irma e’ andata in avanscoperta per vedere se possiamo ripararci a valle del casolare.
Le nostre valutazioni erano errate…
Irma è dovuta rientrare di corsa, una squadra stava effettuando un rastrellamento a valle del casolare…e una squadra nera ha coordinato ottimamente l’imboscata.
Ci siamo diretti verso il casolare e c’era un posto di blocco super organizzato ad attenderci.
Ci siamo ritrovati divisi e in posizione di svantaggio…troppo rischiose le granate.
Ci stiamo scambiando colpi ripetutamente, a Johnny rimangono solo due caricatori ma sta tenendo gli uomini incollati al loro posto di blocco.
Sono stato colpito, ma Johnny dice che non è niente di grave, mi ha medicato e fasciato. Dice di non preoccuparmi.
Questo dannato prigioniero deve essere un pezzo grosso. E’appena giunto un comandante e con lui una squadra nera, ed ha già fatto arrivare rinforzi anche al casolare.
Sparano da tutte le parti, non abbiamo copertura… “Beppe stai indietro, non abbiamo modo di affrontarli ora”
Ora ci sono due squadre nere…
Beppe e’ stato colpito…
Johnny e’ rimasto nella retroguardia con il prigoiniero…
Beppe e’ stato colpito di nuovo…
Siamo riusciti a sganciarci dal casolare e abbiamo deciso di affrontare la squadra nel pioppeto alle spalle.
Qui ho più spazio di manovra, utilizzerò una vecchia tattica che ho imparato quando ero al servizio del mio buon vecchio comandante.
E’ stata un ottima pensata, equipaggiarsi con le molotov. Insieme con un attacco con le granate di Irma ci siamo liberati della squadra di rastrellamento e della seconda squadra di rinforzo.
Il capitano è stato ucciso da Johnny, che intanto nelle retrovie continua splendidamente e tenere sotto scacco il posto di blocco.
Possiamo respirare un po, dubito arriveranno altri rinforzi.
Questa calma non aiuta… ora che l’adrenalina non ci inonda il cervello, nessuno sopporta la vista di Beppe esanime a terra
Finalmente abbiamo liberato il casolare. E’ rimasta una piccola pattuglia di ricognizione nascosta..
Non ce ne preoccupiamo per ora… quel bastardo nazista ci è scappato. Io e Irma siamo rimasti qui a mantenere la guardia, Johnny è corso a recuperarlo.
Abbiamo ancora tempo per il rendezvous, conviene fare le cose con calma.
Il casolare e’ sgombro, dobbiamo solo aspettare Johnny con il prigioniero.
Ci siamo. Siamo di nuovo in marcia. Johnny ci ha raggiunto con il prigioniero. Dritti verso la meta ora, sperando che il peggio sia passato.
Sparano! Sparano!
Sono due squadre, siamo vicini. Un disperato tentativo di fermarci
Ci riorganizziamo, rispondiamo al fuoco.
Siamo fortunati, siamo riusciti a chiedere supporto aereo. Al momento giusto dobbiamo contrattaccare.
Dannazione, dannazione, l’aereo ha mancato completamente il bersaglio
Siamo passati, un buon fuoco combinato li ha messi in fuga.
Siamo in vista del traguardo. ce l’abbiamo fatta.
Beppe questa medaglia è per te.
World War II, Mediterranean: Expansion #80 – Italian Partisans
Abbiamo giocato in due cooperativo
Semplice, ma tantissime possibilità: armi, equipaggiamento, skills, situation, event, scenari storici. Promosso.
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