di Luca Iacometti /
La Battaglia di Sekigahara
La battaglia entra nel vivo dalle prime battute, con l’armata orientale che può contare fin da subito sulle proprie truppe di rinforzo, riuscendo inoltre in un primo violento impatto sul fronte centrale che costa diverse perdite al Clan Ishida.
L’armata occidentale tenta di svincolarsi dal giogo avversario tentando una manovra sul fianco destro che, tuttavia, viene fortemente limitata e deve risolversi in pochi deboli attacchi che vanno a vuoto.
Il Clan Tokugawa incalza, potendo contare su una massa di manovra importante: gli attacchi combinati dei fucilieri Teppu e delle unità Samurai fanno strage degli inerti Ishida, che si vedono costretti a far avanzare la cavalleria per limitare le perdite.
Il fronte è totalmente progredito oltre la città di Sekigahara e i samurai dell’armata occidentale vengono trucidati uno ad uno dai vigorosi attacchi avversari.
Nel momento in cui la cavalleria Ishida sembra fornire un po’ di respiro alla propria Armata, ecco che i guerrieri più temibili del Clan Tokugawa fanno il loro ingresso in campo: gli spaventosi Diavoli Rossi, guidati da Ii Naomasa, eliminano i cavalieri uno dopo l’altro.
Neanche le truppe di rinforzo dei Mori riescono ad intervenire al fianco degli Ishida e le fortificazioni occidentali cadono in mano avversaria: resistono solo i baluardi alle pendici del Monte Sasao, strenuamente difesi dalle ultime unità.
La notte sembra scendere sugli Ishida quando un colpo di scena cambia le sorti del campo di battaglia: un improvviso ritorno della cavalleria occidentale permette un accerchiamento delle truppe Tokugawa assiepate sotto il monte Sasao, che non riescono a liberarsi dal giogo avversario e vengono sistematicamente distrutte una dopo l’altra.
A nulla valgono gli sforzi dei Diavoli Rossi, anch’essi soccombenti. Nonostante il cambio del vento, al Clan Ishida manca soltanto un ultimo baluardo da conquistare per ottenere la vittoria ma ecco che un altro imprevisto modifica ulteriormente lo scenario: gli uomini di Kobayakawa Hideaki, dal fianco destro, entrano a supporto dell’Armata occidentale, permettendo l’accerchiamento totale dei nemici e decretando in tal modo la sconfitta del Clan Tokugawa.
(Nell’immagine la disperata situazione del clan Ishida prima del ritorno in campo della cavalleria)
Dopo svariati colpi di scena abbiamo così riscritto la storia della Battaglia di Sekigahara: la magia dei Boardgame.
La battaglia entra nel vivo dalle prime battute, con l’armata orientale che può contare fin da subito sulle proprie truppe di rinforzo, riuscendo inoltre in un primo violento impatto sul fronte centrale che costa diverse perdite al Clan Ishida.
L’armata occidentale tenta di svincolarsi dal giogo avversario tentando una manovra sul fianco destro che, tuttavia, viene fortemente limitata e deve risolversi in pochi deboli attacchi che vanno a vuoto.
Il Clan Tokugawa incalza, potendo contare su una massa di manovra importante: gli attacchi combinati dei fucilieri Teppu e delle unità Samurai fanno strage degli inerti Ishida, che si vedono costretti a far avanzare la cavalleria per limitare le perdite.
Il fronte è totalmente progredito oltre la città di Sekigahara e i samurai dell’armata occidentale vengono trucidati uno ad uno dai vigorosi attacchi avversari.
Nel momento in cui la cavalleria Ishida sembra fornire un po’ di respiro alla propria Armata, ecco che i guerrieri più temibili del Clan Tokugawa fanno il loro ingresso in campo: gli spaventosi Diavoli Rossi, guidati da Ii Naomasa, eliminano i cavalieri uno dopo l’altro.
Neanche le truppe di rinforzo dei Mori riescono ad intervenire al fianco degli Ishida e le fortificazioni occidentali cadono in mano avversaria: resistono solo i baluardi alle pendici del Monte Sasao, strenuamente difesi dalle ultime unità.
La notte sembra scendere sugli Ishida quando un colpo di scena cambia le sorti del campo di battaglia: un improvviso ritorno della cavalleria occidentale permette un accerchiamento delle truppe Tokugawa assiepate sotto il monte Sasao, che non riescono a liberarsi dal giogo avversario e vengono sistematicamente distrutte una dopo l’altra.
A nulla valgono gli sforzi dei Diavoli Rossi, anch’essi soccombenti. Nonostante il cambio del vento, al Clan Ishida manca soltanto un ultimo baluardo da conquistare per ottenere la vittoria ma ecco che un altro imprevisto modifica ulteriormente lo scenario: gli uomini di Kobayakawa Hideaki, dal fianco destro, entrano a supporto dell’Armata occidentale, permettendo l’accerchiamento totale dei nemici e decretando in tal modo la sconfitta del Clan Tokugawa.
(Nell’immagine la disperata situazione del clan Ishida prima del ritorno in campo della cavalleria)
Dopo svariati colpi di scena abbiamo così riscritto la storia della Battaglia di Sekigahara: la magia dei Boardgame.
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