di Andrea Magno /
La straordinaria vista a volo di cicogna della costa normanna sotto assalto. Io sono l’alleato e devo dire che l’ansia di Eisenhower l’ho sentita tutta.
Gli sbarchi aerei americani sono stati tutti piuttosto confusionari, e un paio di regimenti le ha pure buscate. Meglio gli inglesi.
Gli sbarchi tutti sanguinosi.
Siamo tutti inchiodati sulle spiagge.
Ora aspettiamo la mossa tedesca e poi tenteremo il balzo in avanti, che la seconda wave sta per arrivare.
“Tanti saluti dalla Normandia”
[Normandy ’44, turno dell’assalto, Magno US vs Morviducci GE]
[Il video lo trovate sul gruppo Facebook “LudoStoria – Giocare con la Storia” in questo post]
Seconda parte del resoconto dell’assalto alla Normandia (Normandy ’44)
Nelle prime ore 16 unità su 35 hanno subito perdite. 2 unità anche perdite gravi (2 step): il 501o reggimento delle screaming eagles (101a divisione aereotrasportata) e uno delle brigate della 50a divisione di fanteria britannica.
Questo significa quasi il 50% delle unità è stato colpito e quasi il 30% degli step si è volatilizzato, senza che il tedesco abbia nemmeno messo mano ai dadi.
Quasi tutte le unità aerotrasportate sono scattered (disperse). Solo la 5a brigata della sesta divisione britannica è atterrata senza danni e ha preso Ranville … Pegasus Bridge è saldamente in mano ai diavoli Rossi.
Omaha si conferma la spiaggia più sanguinosa, ma Utah non è da meno. Presso Sword si atterra facile, ma non vedo molti spazi per sfruttare la situazione.
La partita inizia in salita.
Terza serata di gioco su Normandy ’44 … e secondo turno fatto … stiamo procedendo lentamente per assimilare per bene le regole. Il Tedesco è in difficoltà, ma è riuscito a isolare la 82a aerotrasportata americana e a piallare via 2 reggimenti della 6a aerotrasportata inglese. Tuttavia Pegasus bridge resiste e riceve gli alianti … la sua posizione ora è inattaccabile. Gli inglesi hanno sfondato in più punti, collegato sword con juno e gold e iniziato a sbarcare brigate della riserva. Le prime unità hanno già raggiunto i sobborghi di Caen e interferiscono con le vie di comunicazioni tedesche. I tedeschi ancora tengono americani e inglesi separati resistendo sul fianco ovest della testa di ponte britannica. Omaha riesce a sfondare e a proiettarsi nell’entroterra, ma i reggimenti decimati nello sbarco si fermano a 2 esagoni e non riescono a raggiungere i rangers a Pont du hoc. Questi sono senza rifornimenti e iniziano a subire le prime perdite per attrito. A Utah la situazione è inizialmente drammatica. Mancano gli spazi saturati dai tedeschi con unità di elite dei fallshirmjager. nel primo turno si è riusiti a congiungersi con i parà della 101ma. Questi sono stati prontamente riforniti e rimpiazzati. la 82ma è isolata e Il lancio dei glinders riesce a creare un caposaldo difficile da attaccare. Nel secondo turno Ike ordina un attacco per rompere l’accerchiamento. Questo è supportato da tutto l’arsenale possibile, carri, supporto navale, aerei … tutto è concentrato su una disgraziata unità tedesca: il 798mo battaglione della 709ma divisione (Ost), che nonostante il morale a -2 causa comunque qualche danno agli americani prima di dissolversi. Alla fine del 2ndo turno la 82ma è collegata a Utah e in rifornimento. La testa di ponte di Utah ora fa impressione per la sua profondità. I tedeschi dovranno seriamente decidere cosa fare nel 3zo turno nel Cotentin. Tutte le spiagge sono aperte.
Bon, il gioco ha una curva di apprendimento importante. Molte regole e regolette sono sicuramente legate alle fasi iniziali e alla logistica di rimpiazzi e rinforzi. Più si andrà avanti, più si giocherà con meccaniche routinarie e il gioco si immagina diventi più fluido. Inoltre ci saremo abituati e avremo assimilato.
Noi a Normandy 44 ci siamo arrivati dopo Salerno, e devo dire è un poco più ricco di regolette. Probabilmente, nell’intento di promuovere l’aspetto simulativo, con questa scala, si è fatto uno sforzo a nostro avviso esagerato.
Ricordo che il primo tentativo di giocarci lo abbiamo fatto nel 2018, e fu catastrofico. Nonostante avessimo conosciuto di persona Mark Simonitch (il nostro manuale di Normandy è da lui autografato) e fossimo genuinamente e fanaticamente orientati a giocarci, fallimmo.
Poi abbiamo avuto qualche anno di Mark Hermann e i suoi manuali “narrativi” e alla fine ci siamo di nuovo abituati a affrontare grossi scogli.
Quindi dopo aver assaggiato giochi più semplici di questa serie ci siamo sentiti pronti a accettare 2 o 3 serate di deep learning come investimento.
Ora siamo contenti, ma Normandy 44 rimane un gioco che richiede uno sforzo iniziale e una resilienza alle prime difficoltà. Un poco come certi libri che hanno le prime 50 o 100 pagine molto ostiche e che poi dischiudono narrazioni fluide e interessanti.
Un consiglio fatevi schemi, specialmente delle regole … il regolamento cerca di tenervele organizzate secondo lo schema della sequenza di turno, ma ne rimangono molte disseminate lungo il testo.
(Ti è piaciuto questo articolo? Commentiamolo insieme sul gruppo Facebook LudoStoria!)