di Andrea Magno /

1988 e il duo Pio Sacco e Enrico Spataro pubblicano in una veste molto pionieristica Le volpi del mare. Un gioco che nella sua semplicità permise a me, giovanissimo wargamer, e a un paio di miei agguerritissimi compari, per diversi mesi, di rivivere le gesta di alcune navi della flotta da guerra tedesca durante i primi mesi della prima guerra mondiale.
All’epoca la marina del kaiser era poderosa ma concentrata nelle basi nazionali. Alcune navi erano dislocate presso colonie e protettorati nel mondo. Queste avrebbero con difficoltà potuto rientrare in patria. Alcune, basate in Cina, tentarono il lungo viaggio (sotto il comando di Von Spee), ma vennero intercettate e affondate presso le Falkland, dopo aver comunque dato una sonora batosta agli inglesi presso Coronel. Altre si dettero alla guerra al naviglio mercantile avversario, e vennero subito definite “corsare”, tra queste la famosa SMS Emden. Una riuscì nel mediterraneo a gabbare gli inglesi e a riparare presso i turchi. Una fu abbandonata dall’equipaggio in Africa, equipaggio che si dette alla guerriglia. Furono loro a suggerire l’idea, nella seconda guerra mondiale, di corazzate tascabili, come la Graff Spee, sufficientemente potenti per affondare navi avversarie più veloci di loro, e a scappare alle più potenti corazzate classiche, ma più lente, il tutto rispettando i limiti dei trattati e delle clausole di pace imposti dopo la prima guerra. Storie incredibili e avvincenti.
Credo in giro si trovino ancora copie … magari con Vinted 😉.

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